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Saverio Tutino: “diari 1944-1946”

Che gli uomini imparino – questo vorremmo – dalla nostra fede ad essere fratelli e ad aiutarsi | Saverio Tutino

Un libro straordinario. Basterebbe questo.
Leggendolo se ne rimane immediatamente sorpresi e affascinati. Sapere che quelle parole sono state messe nero su bianco da un ragazzo di soli 21 anni stupisce e dà la misura della straordinarietà dello scrittore, della persona, del giovane uomo.

Un piccolissimo volume che in termini contenutistici restituisce molto più di quanto non lasci immaginare dal suo spessore: una scrittura decisa, matura e limpida, apre le porte ad un’intimità carica di valori, di sentimenti, di riflessioni. Una maturità sconvolgente, che rende bene l’idea di quanto il percorso partigiano abbia formato le coscienze di quei ragazzi che combatterono per il nostro Paese, mettendo a rischio la propria vita.

Saverio Tutino | diari: 1944-1946

Saverio Tutino | diari: 1944-1946

Un libro suddiviso piuttosto nettamente in due parti: la prima, legata all’esperienza partigiana, agli ultimi mesi della guerra; la seconda parte invece dedicata alla riflessione successiva, alla ricerca di un posto nella società, alla sperimentazione di un linguaggio e di una forma che potesse, grazie alla scrittura, restituire un posto a quei ragazzi che, finito il conflitto mondiale, si ritrovarono di fronte ad un vuoto improvviso e destabilizzante.

Non posso dire di aver semplicemente letto questi diari 1944-1946; è più corretto dire che li ho studiati. Vi ho ritrovato analisi profondissime, riflessioni lucide e attualissime sulla letteratura, sullo scrivere, sulla necessità di mantenere la una posizione che fosse in linea con i propri valori; vi ho ritrovato una rara comunanza d’intenti, mi sono identificato con i desideri del giovane Tutino e soprattutto mi sono identificato, senza vergogna, nelle sue paure e nei suoi limiti.Un libro che consiglio assolutamente; è breve, ma di un’intensità unica, come raramente sono in grado oggi di restituire la maggior parte dei testi in commercio. Un’esperienza di grande interesse, un confronto vivo col nostro passato ma anche, soprattutto per i giovani, una lezione di vita, di maturità politica e soprattutto civica.
Tutino delinea fin dalle prime pagine il profilo di un uomo tutto di un pezzo, fedele ai suoi valori, con una capacità di scrittura sorprendente per la sua giovane età e un’altrettanta sorprendente capacità di analisi e di giudizio della realtà che lo circonda.

Un uomo che ha ancora davanti a sé tutta la vita, ma che come un Padre della Patria chiamato al difficile compito della Costituente si sente di rivolgere un pensiero ai suoi fratelli, ai suoi coetanei, ai suoi concittadini, lanciando un messaggio di grande saggezza e responsabilità che apre le porte del futuro della Repubblica: “non so se tutto questo si chiami sacrificio e sia fede, fede sola. – Che gli uomini imparino – questo vorremmo – dalla nostra fede ad essere fratelli e ad aiutarsi.”

Uomini – non ragazzi – temprati nello spirito dalla guerra; spaventati e addolorati dal pensiero di doversi dividere, di doversi separare gli uni dagli altri dopo aver combattuto spalla a spalla; Tutino ci tiene, ripetutamente, a sottolinearlo: “Siamo tutti giovani sui vent’anni […] ci pare strano che qualcuno non ci prenda sul serio completamente. Non tutti capiscono come rende l’uomo serio e maturo, il vedere altri giovani morti e straziati, il combattere contro tutte le avversità, fisicamente, sì, ma sostenuti dalla ragione.”
Sostenuti dalla ragione; ecco, quando anche voi avrete finito di leggere questo diario forse proverete il mio stesso rammarico: quello di non aver potuto conoscere di persona quest’uomo straordinario, questo grande italiano.

Qui è possibile trovare e acquistare il libro.

4 thoughts on “Saverio Tutino: “diari 1944-1946”

  1. Intanto, potresti procurarti il libro di Staid sugli Arditi del Popolo. Conosci gli Arditi? Furono la prima difesa armata contro il Fascismo (una coalizione di: comunisti, anarchici e social-democratici).

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  2. Interessante. La Resistenza è il periodo più glorioso della nostra Italia. Un Popolo unito (il contrario di oggi) che vuole riscattarsi da una guerra ingiusta (coi soldati mandati tra l’altro, senza le giuste tecnologie) e da un becero regime che aveva promesso ordine e benessere (quando mai poi), in cambio di omertà e schiavitù. In famiglia mia (sia toscana, sia siciliana) ci sono stati tanti Partigiani. Non posso che essere fiero di questo. La Resistenza oggi è derisa (dalla gente comune) e distrutta (dai politici che non hanno nulla di Antifascismo). Se vogliamo un’Italia migliore, bisogna rilanciare quei valori.
    Cercherò quel libro, ne ho sentito parlare ma non credo di averlo letto.

    Ciao!

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    • Un periodo storico di importanza straordinaria per il nostro Paese. L’ho sempre amato e studiato a fondo, al punto da dedicargli anche la mia tesi di laurea. Sono troppe le persone che non conoscono nulla di quel periodo storico; troppi gli italiani che ignorano quei valori morali e civili su cui si è basata la ricostruzione della nostra società, del nostro Paese.
      Il libro lo trovi a questo link, con spedizione gratuita; gli originali, come altri 7mila diari che sono arrivati lì da tutta Italia, sono infatti conservati nell’Archivio nazionale dei diari: http://www.attivalamemoria.it/negozio/saverio-tutino-diari/

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      • Se vuoi posso consigliarti anch’io dei libri sulla Resistenza in generale (non solo la nostra). 🙂
        Appena sono sicuro di aver azzeccato i titoli (faccio attivismo politico e non immagini quanti libri ci sono ahahah) ti scrivo un altro commento 😀

        L’onestà in Italia è rara (oggi trovi cittadini comuni che so peggiori pure dei mafiosi), proprio perchè sono tornati certi rigurgiti e la gente non ne vuole sapere di Giustizia 🙂

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