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Libro Libero n.4 | “La Maddalena V” (Speciale Archivio diari)

La vera ricchezza non consiste in quello che vorresti avere, ma in quello che fai a meno di avere.

Libro Libero si arricchisce di una preziosissima presenza: l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano. Un unicum nazionale che racchiude fra le sue mura parlanti un tesoro di inestimabile valore culturale: la memoria più intima del nostro Paese. Una vera e propria Casa della Memoria dove da 30 anni confluiscono scritti privati, diari, raccolte epistolari grazie al lungimirante sguardo giornalistico e alla profondità umana di Saverio Tutino.

La Casa della Memoria

La Casa della Memoria all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano: il Piccolo Museo del Diario

Testi di gente comune che rappresentano in qualche modo la vita di noi tutti e quella dell’Italia passata e presente. Un intreccio fra storia privata e Storia nazionale fatto di testimonianze uniche, scritture di rara bellezza e profondità che molto spesso, proprio grazie al faro di luce rappresentato dall’Archivio dei Diari, fuoriescono dal buio dell’oblio privato per diventare libri, testi pubblicati, casi editoriali che scuotono la coscienza dei lettori più esperti e che contribuiscono, col loro portato di cruda realtà, a testimoniare la vita di una intera Nazione.

Il progetto Libro Libero, ideato da terramatta in favore della lettura e del libro, è stato apprezzato a tal punto dallo stesso Archivio Diaristico Nazionale che la Fondazione ha deciso di partecipare attivamente all’iniziativa mettendo a disposizione una selezione dei propri testi, che da qui ai prossimi mesi entreranno a far parte della nostra biblioteca ideale viaggiante. Iniziamo così questo affascinante percorso alla scoperta degli scritti dell’Archivio dei diari partendo da uno dei testi finalisti all’edizione del lontano 1986 dell’ormai famoso Premio Pieve: La Maddalena V di Antonio Dessì.

Finalista al Premio Pieve 1986 Di Antonio Dessì

La Maddalena V – Finalista al Premio Pieve 1986

Come recita la quarta di copertina “Maddalena V è il nome di una barca da pesca e questa è la storia di una barca e dell’uomo che le sta al timone […]. Un confronto continuo fra il pescatore e il mare […]. È un’avventura rarissima, umile e sapiente, raccontata con una prosa che sa di antico e di pulito come il primo segno delle cose sulla pagina di un nuovo giorno”.

Ci si avvicina ad un testo simile con il rispetto dovuto ad uno scritto che sappiamo essere intimo, con la consapevolezza che è stato prodotto non con l’intento di essere pubblicato, ma come confessione privata, come dialogo col proprio io, come diario di pensieri personali e finanche come traccia del proprio passaggio su questa terra. Un’esperienza di vita, quella di Antonio, legata a doppio filo a quella della sua amata Maddalena V, una piccola imbarcazione in legno compagna di tante giornate spese in mare alla ricerca di un sostentamento faticoso e solitario, spesso crudele, a calare le reti nella speranza che nel riportarle a terra ci fosse quanto bastava a mantenere la famiglia. Una famiglia che tuttavia nelle pagine di questo testo quasi non compare, perché come ci ricorda Antonio “questo scritto è dedicato alla Maddalena V”. È così che anche noi in poco tempo si sale a bordo di questo legno e ci si sente compagni di viaggio di questo moderno Odisseo e vediamo attraverso i suoi occhi le sue stesse albe, ci immaginiamo le sue sfibranti fatiche nel manovrare le reti, riflettiamo con lui sul senso più profondo di questa vita e sul posto che in essa ciascuno di noi occupa.

Il lettore rimarrà sorpreso da questo testo. Ma la rivelazione forse più grande sarà rappresentata per molti dalla scoperta dell’Archivio dei diari, questa preziosissima Casa della Memoria che rappresenta oggi un punto di riferimento nazionale e imprescindibile per tutti quegli scritti privati che ci raccontano, fra le righe, la vita più vera e profonda di un intero popolo. L’Archivio Diaristico svolge oggi una rilevante funzione sociale: ci ricorda chi eravamo, da dove veniamo e dove siamo diretti. E lo fa raccogliendo fra le sue mura le testimonianze di persone che, come Antonio, navigando tra i flutti e le tempeste quotidiane ci raccontano le vicende di questa incredibile avventura chiamata vita.

Non sappiamo che fine farà questo libro…e non sappiamo nemmeno se arriverà lontano. Dipende tutto dalle persone che incontrerà sulla propria strada, dal loro amore per la lettura, dalla loro passione per la letteratura e per la sua condivisione. Una cosa è certa: corto o lungo che sia, sarà certamente un gran bel viaggio!

Quello di cui siamo sicuri è che QUI ci sarà uno spazio sempre pronto ad accogliere le vostre storie, quelle di chi in questi Libri Liberi si è imbattuto per caso e ce ne vuole dare testimonianza, condividendo le sue emozioni, le sue opinioni, i suoi pensieri e le sue riflessioni. Sarebbe davvero bello se fra qualche mese, qualche anno, potessimo leggere decine di storie su dove e come questi libri sono stati trovati, lasciati, rinvenuti e abbandonati di nuovo.

Scheda libro

L’uomo che ha bisogno degli altri uomini ne ascolta i pareri e i punti di vista e ne sente la solidarietà, e gode della forza d’essere insieme. Quando uno fa da sé, perde l’amicizia e il bene della collettività (Antonio Dessì)

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