Ci sono luoghi in Italia dove è davvero necessario entrare almeno una volta nella vita e la Pinacoteca di Brera a Milano è senz’altro uno di questi: si ripete allo sfinimento che l’Italia possiede il più grande e importante patrimonio artistico al mondo, ma non siamo affatto bravi a valorizzarlo. Dati recenti Istat ci offrono in tal senso un quadro sconfortante: nel 2014 ben il 72 per cento di italiani non è mai entrato in un museo! Un dato grave e allarmante, perché significa che 2 italiani su 3 non hanno mai varcato la soglia di un museo nell’arco di un intero anno, con le percentuali peggiori al sud e nelle isole.
Ma perché è così importante visitare questi luoghi di cultura, da molti ritenuti soltanto dei contenitori sterili e fuori dal tempo?
Entrare in un museo significa anzitutto confrontarsi col passato, spesso con il proprio passato: in questo Brera rappresenta un emblema, un simbolo di questa identificazione nazionale fatta di arte e di pittura. Perché visitare un museo del genere significa come prima cosa mettersi a confronto con chi è venuto prima di noi, con chi, con grande sapienza e maestria, ha voluto rappresentare la realtà che lo circondava.
Il museo è luogo educativo per eccellenza, soprattutto per le nuove generazioni e per i ragazzi che stanno formando la propria coscienza e il proprio intelletto. Parla con un linguaggio quasi sempre semplice e utilizza un codice universale, che non solo non conosce confini, ma spesso li abbatte. Così come con la lettura dei libri, altra esigenza stringente nel nostro Paese, visitare musei, gallerie e luoghi di cultura in genere aiuta le persone a comprendere meglio il mondo nel quale si trovano a vivere, permettendo loro di conoscere le proprie radici storico-culturali e acquisire una maggiore consapevolezza della realtà. Questo non significa comprendere necessariamente tutto in ogni sua parte, perché non sempre è facile capire alcune opere; ognuno ha una propria sensibilità, differente da quella degli altri. Ma l’arte pone delle problematiche, solleva dei dubbi, porta il visitatore ad una riflessione e ad un’analisi critica, proprietà sempre più necessarie in un mondo ogni giorno più complesso.
E se questo non bastasse si deve ricordare che un’opera d’arte è anche e soprattutto la manifestazione più evidente della bellezza, della creatività e della sapienza umana, aspetti a cui non ci si può sottrarre e ai quali non ci si può abituare.
Ritrovarsi in una sala espositiva con da un lato lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e dall’altro La Vergine con il Bambino e santi di Piero della Francesca non solo lascia senza fiato, ma inonda l’animo di emozioni forti e incredibili, oltre a dare la misura della ricchezza di questa collezione statale. Due opere così che si guardano, una di fronte all’altra, nella loro perfezione formale e stilistica, assorte a modello e canone artistico, divenute per secoli esempio da seguire, ma anche simboli della genialità dell’uomo, della sua capacità creativa, del calcolo matematico e scientifico applicati all’arte.
E andando avanti nelle varie sale si incontra il popolarissimo Bacio di Hayez, la Cena di Emmaus di Caravaggio, il Cristo morto del Mantegna e poi ancora Tiepolo, Lorenzo Lotto, Veronese, Tintoretto, Bramante, Canaletto, Carracci e tanti, tantissimi altri. Perché la Pinacoteca di Brera è un viaggio nell’arte italiana, un lungo e affascinante viaggio che attraversa secoli di storia e che si presenta, qui e oggi, comodamente sotto ai nostri occhi, semplicemente varcando la soglia di questo grandioso museo in centro a Milano, gratuito ogni prima domenica del mese, quasi ad aprire le braccia con questa nuova positiva iniziativa anche ai più restii e svogliati. Ecco, ora non avete più scuse.
Entrare in un Museo è un dovere che abbiamo verso noi stessi.
Pinacoteca di Brera – Via Brera 28, Milano
L’ha ribloggato su Costellazioni Spiritualie ha commentato:
TERRAMATTA
di Marco Pellegrini
Brera e l’Italia: l’importanza di visitare un museo
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