cultura/fotografia

Mente occhi e cuore: viaggio in Italia attraverso gli scatti dei grandi fotografi

Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere (Henri Cartier-Bresson)

Che l’Italia sia un Paese meraviglioso non lo scopriamo certo oggi: ma indubbiamente guardarlo attraverso gli occhi dei maestri della fotografia consegna a noi e al nostro immaginario un punto di vista inedito e spesso sorprendente. Luoghi in gran parte noti che si presentano a noi in maniera inaspettata, quasi nuova; fotografie che sono diventate esse stesse dei simboli nella nostra memoria collettiva, più famose ormai dei luoghi stessi.

Henri Cartier-Bresson - Firenze 1933 - Fondation Henri Cartier-Bresson - Magnum Photo - Mostra Milano

Henri Cartier-Bresson – Firenze 1933 – Fondation Henri Cartier-Bresson Paris – Magnum Photos

Giovanna Calvenzi, attenta e scrupolosa curatrice della mostra Henri Cartier-Bresson e gli altri – I grandi fotografi e l’Italia, ci accompagna in un affascinante viaggio lungo lo Stivale: un viaggio lungo 80 anni, fatto di immagini, ma anche e soprattutto di Storia.

Nell’arco di questi otto decenni non solo sono cambiate le tecniche fotografiche e il rapporto che i vari fotografi hanno instaurato con la realtà rappresentata e quindi con il nostro Paese; a cambiare sono stati soprattutto i soggetti fotografati e con essi l’Italia:

Robert Capa e la campagna d'Italia - Bresson e gli altri

Robert Capa e la campagna d’Italia del 1943

il momento decisivo tanto agognato e ricercato proprio da Cartier-Bresson, fin dal suo viaggio in Italia nel 1933; la Seconda Guerra Mondiale di Robert Capa, ormai saldamente impressa nella nostra memoria collettiva con alcuni tra gli scatti più famosi dell’intera mostra; le processioni religiose riprese dal suggestionante sguardo di David Seymur.

David Seymur - Processioni religiose

David Seymur e la religione in Italia

Ci sono poi le nostre città più belle, ritratte con profondità e incisività, con rispetto o con provocazione, con ammirazione o con passione folgorante: c’è la Roma di William Klein e di Helmut Newton, la Venezia fiammeggiante di Steve McCurry e quella in via di estinzione di Art Kane.

Steve McCurry - Venezia

Steve McCurry – Gondole in un canale – Venezia – Marzo 2011

C’è la Milano di Thomas Struth, la Napoli di Michael Ackerman e la Toscana di Joel Meyerowitz. C’è la vorticosa Sicilia di Salgado e la piccola Luzzara, cittadina emiliana che dopo aver dato i natali a Cesare Zavattini è stata consegnata all’immortalità grazie agli scatti unici di Paul Strand (Un Paese rimane una delle pietre miliari della Storia della Fotografia).

Paul Strand - Luzzara - Henri Cartier-Bresson e gli altri

Paul Strand – Luzzara 1952

Se c’è una cosa sopra tutte che emerge da questi lavori, da questi incredibili scatti, da questi momenti unici e decisivi, per dirla alla Bresson, questa è certamente l’ammirazione per il nostro Paese, l’amore verso di esso, l’apprezzamento per i suoi tesori artistici, per i suoi monumenti, per le sue meravigliose vive e stimolanti città, per il suo generoso territorio. Quello che questa bellissima mostra ci riconsegna è soprattutto l’amore per l’Italia che da ogni angolo del mondo qui è manifestato e rappresentato.

David Seymur - Roma 1955 - Galleria Borghese - Mostra fotografia

David Seymur – Roma 1955

Si tratta insomma di un viaggio assolutamente da percorrere: lo meritano le straordinarie fotografie esposte; lo meritano i fotografi presenti; lo merita la sede espositiva del Palazzo della Ragione, location alquanto suggestiva che è stata restituita alla città da poco più di un anno e dedicata alla fotografia, aspetto che rincuora e che permette di essere ottimisti. Milano ha bisogno di un luogo così; ne ha bisogno il nostro Paese, per ricordare a tutti, anche grazie alla Fotografia, ciò che siamo stati, ciò che siamo e probabilmente saremo.

Per un solo motivo io fotografo: perché i miei figli sappiano in che mondo ho vissuto.
(Gordon Parks)

Henri Cartier-Bresson e gli altri – Palazzo della RagionePiazza dei Mercanti 1 – Milano (dall’11 novembre 2015 al 7 febbraio 2016)

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