Italia

Il profumo dell’erba appena tagliata

Ci sono cose che sono vere solo quando le si scrive.
Ci sono emozioni inesprimibili e potenti che sono tali solo quando le si prova e si descrive in quel momento esatto in cui si vive.
È come un volo del pensiero, come un sogno ad occhi aperti che si realizza nella memoria di chi ricorda.
Ci sono momenti della vita, momenti di una semplice giornata, in cui tutta la bellezza del mondo sembra possibile, afferrabile, vicina e realizzabile. Basta un profumo nell’aria o una canzone alla radio per portare la mente su una collina. E da lì ammirare tutto, presente e passato di una città lontana.

Ci sono momenti della vita che tornano a ripetersi come in un sogno. Giornate passate che riaffiorano agli occhi, persi d’improvviso a pensare, a ricordare, a rivivere. A volte, fissando il muro davanti alla scrivania dove si scrive, nel silenzio surreale della città accaldata e assopita, si vedono i campi da calcio della nostra infanzia, proiezione filmica sul fondo bianco della parete. Basta una colonna sonora per ritrovarsi dentro a un Nuovo Cinema Paradiso… poi d’improvviso l’odore del prato, il calore del sole, il profumo dell’erba appena tagliata, preludio a una partita mai più giocata.
È il ricordo delle partite estive a pallone, di quando tutto era diverso, di quando tutto appariva più bello, di quando con noi c’erano ancora le persone più care.

E allora si torna a giocarla, fintanto che la musica illude la nostra mente, fintanto che quel muro bianco si tinge di verde infinito, fintanto che le urla dal campo arrivano al nostro orecchio, o anche solo al nostro occhio incantato.
Il ricordo vacilla, la proiezione s’offusca. Il bianco del muro prevale di nuovo sul verde del prato. Ma basta un soffio di vento e tutto prende vita di nuovo, più definito e più chiaro. Si gioca ancora sul campo… quanta gente che corre e quanti amici che sono tornati.

Ci sono cose che sembrano vere solo quando le si vive.
Altre che sembrano vive anche se non sono mai accadute.

La musica è finita; il muro di fronte è di nuovo bianco.
Eppure nell’aria c’è ancora un profumo, odore d’estate e di memoria.
Profumo d’infanzia, ricordo di vita, presente e passato di una città lontana.

4 thoughts on “Il profumo dell’erba appena tagliata

    • Caro Fausto, speravo di vedere un tuo commento… ti ho immaginato dall’altra parte del mondo, mentre leggevi quello che avevo scritto, sicuro che una persona così affezionata al tema della memoria e del ricordo avrebbe provato qualcosa di più… immedesimandosi in queste che, appunto, ho sempre pensato come emozioni trasversali e universali. Un grande e affettuoso abbraccio caro Fausto

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