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Libro Libero n.8 | “231 giorni” di Paolo Severi (Speciale Archivio diari)

La scrittura è una forma di difesa

Libro Libero si arricchisce di una preziosissima presenza: l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano. Un unicum nazionale che racchiude fra le sue mura parlanti un tesoro di inestimabile valore culturale: la storia più intima del nostro Paese. Una vera e propria Casa della Memoria dove da 30 anni confluiscono scritti privati, diari, raccolte epistolari. E tutto grazie al lungimirante sguardo giornalistico e alla profondità umana di Saverio Tutino.

La Casa della Memoria all'Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano: il Piccolo Museo del Diario

La Casa della Memoria all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano: il Piccolo Museo del Diario

Quest’anno si terrà la 30esima edizione del Premio Pieve Saverio Tutino: un’edizione già di per sé speciale, quindi, perché 30 anni di Diari non sono certo pochi, soprattutto oggi che le memorie private conservate in Archivio superano le 7mila unità! Un traguardo che nel 1984 non era certo immaginabile. Oggi l’Archivio Diaristico Nazionale rappresenta un vero punto di riferimento per la cultura nazionale e ancor più per la memoria privata del nostro Paese, un vero faro che dal cuore dell’Appennino toscano irradia le sue storie e ne attira al contempo di nuove, tenendo fede a quel patto non scritto con la storia che oggi può far definire senza imbarazzo l’Archivio di Pieve “la Casa della Memoria dell’Italia più intima e segreta”.

Testi di gente comune che rappresentano in qualche modo la vita di noi tutti e quella dell’Italia passata e presente. Un intreccio fra storia privata e Storia nazionale fatto di testimonianze uniche, scritture di rara bellezza e profondità che molto spesso, proprio grazie al faro di luce rappresentato dall’Archivio dei Diari, fuoriescono dal buio dell’oblio privato per diventare libri, testi pubblicati, casi editoriali che scuotono la coscienza dei lettori più esperti e che contribuiscono, col loro portato di cruda realtà, a testimoniare la vita di un’intera Nazione.

In questa marcia di avvicinamento ad un traguardo dunque tanto importante anche Libro Libero intende dare il proprio contributo, liberando per l’appunto un libro divenuto tale proprio grazie all’Archivio dei Diari e al suo preziosissimo lavoro di raccolta della memoria: 231 GIORNI di Paolo Severi.

231 GIORNI di Paolo Severi - Presentazione di Dario Fo

231 GIORNI di Paolo Severi – Per gentile concessione dell’Archivio Diaristico Nazionale

Con la presentazione di Dario Fo, questo libro è un diario dal carcere e in quanto tale affronta dal di dentro la delicata e complessa situazione delle carceri italiane, mettendo in risalto la spirale di violenza che le caratterizza, le contraddizioni burocratiche che le contraddistinguono e che ne fanno quasi un paradosso sociale: da ideali strutture per l’espiazione della pena e per il riscatto sociale dell’individuo a vere e proprie macchine del male, dove la violenza è non solo permessa ma addirittura alimentata. Una violenza fisica e psicologica dalla quale l’autore cerca di difendersi affidandosi alle pagine di un diario, l’unico modo, scrive, per resistere a quell’inferno.

Il lettore rimarrà sorpreso da questo testo. Ma la rivelazione forse più grande sarà rappresentata per molti dalla scoperta dell’Archivio dei diari, questa preziosissima Casa della Memoria che rappresenta oggi un punto di riferimento nazionale e imprescindibile per tutti quegli scritti privati che ci raccontano, fra le righe, la vita più vera e profonda di un intero popolo. L’Archivio Diaristico svolge oggi una rilevante funzione sociale: ci ricorda chi eravamo, da dove veniamo e dove siamo diretti. E lo fa raccogliendo fra le sue mura le testimonianze di persone che, come Paolo, resistendo alle violenze dell’esistenza e lottando per un futuro migliore ci raccontano le vicende di questa incredibile avventura che è la vita.

Non sappiamo che fine farà questo libro…e non sappiamo nemmeno se arriverà lontano. Dipende tutto dalle persone che incontrerà sulla propria strada, dal loro amore per la lettura, dalla loro passione per la letteratura e per la sua condivisione. Una cosa è certa: corto o lungo che sia, sarà certamente un gran bel viaggio!

Quello di cui siamo sicuri è che QUI ci sarà uno spazio sempre pronto ad accogliere le vostre storie, quelle di chi in questi Libri Liberi si è imbattuto per caso e ce ne vuole dare testimonianza, condividendo le sue emozioni, le sue opinioni, i suoi pensieri e le sue riflessioni. Sarebbe davvero bello se fra qualche mese, qualche anno, potessimo leggere decine di storie su dove e come questi libri sono stati trovati, lasciati, rinvenuti e abbandonati di nuovo.

Scheda libro

Mi hanno chiesto perché studio. Studio per la gloria. Studio per me. Studio perché la cultura è l’unico centro di purezza dentro questo delirio (Paolo Severi)

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